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Pubblicare Open Access

Diritto all'accesso

gratuito, irrevocabile e universale alla scienza

Maggiore visibilità

per gli autori e le istituzioni

Autoarchiviazione

del full text sull'archivio istituzionale della ricerca (ART)

Contratti trasformativi

con costi per le APC sostenuti dall'Ateneo

Perché sostenere l'OA

L’Ateneo aderisce alla Dichiarazione di Berlino ed è impegnata nella promozione dell’accesso aperto alla letteratura scientifica.

Sostenere l’OA significa garantire per i prodotti della scienza:

  • il diritto all’accesso gratuito, irrevocabile ed universale
  • la libertà ad una serie di usi (riproduzione, distribuzione, ecc.)
  • la tutela della paternità intellettuale

Pubblicare OA permette di:

  • aumentare la visibilità del ricercatore e dell’istituzione;
  • incrementare gli indici citazionali;
  • ridurre i costi per l’accesso alla scienza.

Per approfondimenti si consiglia la guida Open access: manuale per i ricercatori realizzata dall’Agenzia per la promozione della ricerca europea (APRE) e il sito Whyopenresearch creato per sensibilizzare i ricercatori alle diverse modalità di OA.

Come posso pubblicare Open Access?

Possono essere adottate diverse strategie o vie per aderire all’OA e rendere più accessibile la propria produzione scientifica

I contratti trasformativi sono una nuova tipologia di contratto che prevede che i costi di sottoscrizione pagati dalle istituzioni coprano sia i costi di abbonamento e accesso alla rivista, sia parzialmente quelli di pubblicazione OA. Il costo delle APC (Article Processing Charges) non ricade più sugli autori, ma sulle istituzioni a cui afferiscono

Tali contratti – con i maggiori editori internazionali – sono negoziati e gestiti per conto delle Università italiane da CARE-CRUI

Di seguito l’elenco degli editori per cui l’Ateneo, tramite CARE-CRUI, ha sottoscritto contratti trasformativi:

  • EMERALD (2020-2024): i ricercatori affiliati all’Ateneo possono pubblicare OA – nel caso siano disponibili voucher – su tutte le riviste ibride dell’editore. Va adottata la licenza CC BY 4.0. Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina dedicata.
  • ELSEVIER (2023-2027): i ricercatori affiliati all’Ateneo possono pubblicare OA – senza costi aggiuntivi – sulle riviste disponibili al seguente elenco.
    Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina dedicata
  • IEEE (2022-2024): i ricercatori affiliati all’Ateneo possono pubblicare OA – senza costi aggiuntivi – su tutte le riviste IEEE OA o ibride.  Durante il processo di sottomissione è necessario utilizzare l’e-mail istituzionale. IEEE raccomanda l’utilizzo della licenza CC BY 4.0.
    Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina dedicata.
  • LIPPINCOTT: i ricercatori affiliati all’Ateneo possono pubblicare OA – senza costi aggiuntivi – sulle riviste presenti al seguente link.
    Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina dedicata.  
  • SPRINGER (2020-2024): i ricercatori affiliati all’Ateneo possono pubblicare OA – senza costi aggiunti – sulle riviste ibride presenti al seguente link.
    Alla stessa pagina è possibile trovare maggiori informazioni.

Lì dove sono indicate le date di validità del contratto, vanno intese come dal 1 gennaio al 31 dicembre.
Per coprire i costi delle APC la data da considerarsi è quella di sottomissione dell’articolo.

Un archivio istituzionale è una piattaforma dove i membri di un’istituzione depositano i documenti frutto della propria attività di ricerca.

L’Anagrafe della Ricerca dell’Ateneo (ART) permette agli autori di depositare una copia del full text del proprio lavoro e renderla accessibile OA.
Per rendere il full text OA, l’autore deve dichiarare quali usi consente della propria opera scegliendo una tra le licenze Creative Commons (CC)

Nel caso in cui il documento che si volesse depositare fosse un articolo già sottoposto o pubblicato su rivista, è opportuno verificare le policy dell’editore in materia. Molti editori permettono infatti – dopo un eventuale periodo di embargo – il deposito OA della versione editoriale su un archivio istituzionale.
Nel caso in cui l’editore non permettesse il deposito della versione editoriale, l’autore può verificare se permette il deposito di versioni precedenti quella editoriale. Per versioni di un’opera si intendono:

  • Preprints/Submitted version: è l’articolo scientifico non pubblicato o non ancora approvato da un board di peer review;
  • Postprint/Author’s accepted manuscript: è la versione post-refereeing senza layout editoriale (numerazione delle pagine, prezzo, logo e copyright);
  • Postprint versione editoriale/Version of record: è la copia pdf della versione pubblicata.

Per conoscere le policy editoriali si consiglia la consultazione del sito Sherpa Services o l’elenco realizzato dal Politecnico di Torino
Si tenga presente che anche nel caso in cui un autore abbia già sottoscritto un contratto di cessione dei diritti, può richiedere all’editore l’aggiunta di una clausola al contratto (Addendum) per ritargliarsi alcuni diritti di sfruttamento della propria opera (come il deposito in un archivio) che altrimenti sarebbe riservati all’editore. Per maggiori informazioni a riguardo si rimanda all’apposita pagina di SPARC – Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition.

Per qualsiasi dubbio vi invitiamo a contattarci, mentre per approfondimenti specifici su ART si rimanda all’apposita sezione del sito

Gli autori possono scegliere di pubblicare direttamente su riviste i cui contenuti siano liberamente consultabili e scaricabili (riviste open access). 
Per verificare l’autorevolezza di una rivista open access è possibile utilizzare diversi strumenti:

Alcuni editori richiedono il pagamento di una quota per la pubblicazione dell’articolo in OA (APC – Article Processing Charge). Tali costi possono essere addebitati all’autore o alla propria istituzione (si veda la sezione sui contratti trasformativi) oppure in alcuni casi essere coperti dall’ente finanziatore della ricerca.

Alle volte è possibile sottoscrivere con gli editori contratti che prevedano uno sconto sulle APC,  è il caso del contratto sottoscritto dalla Biblioteca d’Area di Ingegneria con l’editore MDPI (1/5/2024-30/4/2025) che prevede per tutti gli autori affiliati all’Ateneo una riduzione del costo delle APC del 10%. Il costo è a carico dell’autore, per maggiori informazioni si veda la pagina dedicata

Sebbene pubblicare open access possa richiedere un costo, è importante ricordare come tale costo sia pagato una volta sola, all’origine, a beneficio di tutta la comunità scientifica, mentre gli abbonamenti tradizionali vanno pagati ogni anno e rendono accessibili le risorse solo ad una ristretta cerchia di utenti.  

Alcune riviste tradizionali offrono la possibilità di pubblicazione OA dietro il pagamento di un’APC. Tali riviste, dette riviste ibride, prevedono sia il pagamento dell’APC che la sottoscrizione di un abbonamento per rendere accessibili tutti i propri contenuti.  

È importante ricordare che nel caso di progetti finanziati da fondi pubblici (italiani o europei) è molto spesso indicata tra le condizioni di accesso ai fondi stessi la pubblicazione dei risultati in modalità open access. 

Nel caso del progetto Horizon Europe (2021-2027) l’accesso immediato e pubblico va garantito secondo una delle seguenti modalità:

  • pubblicazione sulla piattaforma ORE – Open Research Europe;
  • pubblicazione su riviste open access (non ibride);
  • pubblicazione su riviste tradizionali mantenendo i diritti per depositare e dare accesso immediato.

Per maggiori informazioni si consiglia di consultare attentamente i siti istituzionali relativi ai progetti di finanziamento di interesse. 

Le licenze creative commons (CC)

Utilizzando una licenza CC l'autore specifica quali sono i diritti a cui rinuncia e che rende disponibili ad altri. 
Esistono sei tipi di licenze CC via via sempre più restrittive sugli usi consentiti, tutte garantiscono la tutela della partenità. 
Ognuna delle licenze sotto indicate può essere utilizzata per pubblicare il full text su ART.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito internet ufficiale Creative commons.

CC BY (Attribuzione)

L'autore consente qualsiasi tipo di riutilizzo purché gli sia riconosciuta chiaramente la paternità dell'opera.

CC BY-NC (Attribuzione, Non commerciale)

L'autore consente qualsiasi tipo di riutilizzo esclusi quelli legati a finalità commerciali. È obbligatorio citare la fonte.

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CC BY-SA (Attribuzione, Condividi stesso modo)

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CC BY-NC-ND (Attribuzione, Non commerciale, Non opere derivate)

L'autore non consente opere derivate né riutilizzi per finalità commerciali. È obbligatorio citare la fonte.

© 2024 Biblioteca dell’Area di Ingegneria

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